Lavorazione Vetro Murano
La lavorazione del vetro di Murano è un’arte antichissima conosciuta in tutto il mondo per la bellezza dei manufatti che produce. Le tecniche di lavorazione del vetro di Murano sviluppate nel corso dei secoli e la produzione dei vetri artistici rappresentano per la città di Venezia un’importante realtà. Molti documenti risalenti alla fine del 1200 testimoniano una cospicua concentrazione di fornaci lungo il Rio dei Vetrai a Murano, dove ancor oggi si trovano i laboratori più antichi.
Lavorazione Artigianale del Vetro di Murano
Come da antica tradizione mediterranea anche il vetro veneziano è sodico. Questa particolarità indica che alla silice si aggiunge la soda per consentire la fusione a temperature minori. Le complesse lavorazioni a caldo, tipiche della tradizione veneziana, beneficiano notevolmente di questo aspetto.
Tecniche di Lavorazione del Vetro di Murano
Vetro soffiato
L’origine del vetro soffiato risale al I secolo a.C. ma già a partire dal Medioevo i maestri muranesi hanno dimostrato una straordinaria abilità nella modellazione a caldo. Questa loro particolare abilità gli permise di inventare nuove tecniche ottenendo manufatti di grande raffinatezza.

Lavorazione a lume
La lavorazione del vetro a lume è realizzata con una fiamma diretta per ammorbidire la canna vitrea. E’ chiamata “lavorazione a lume” perché in antichità veniva realizzata utilizzando un lume ad olio. Questa tecnica permette di dare libero sfogo alla creatività del maestro vetraio e realizzare oggetti in qualsiasi forma si desideri.

Murrina
La lavorazione del vetro secondo la tecnica della Murrina è un’arte antichissima che precede anche la tecnica della soffiatura. Per quasi duemila anni non è stata utilizzata per poi essere riscoperta nel XIX secolo da Vincenzo Moretti presso la vetreria Salviati. La tecnica consiste nella fusione al calore del forno di sezioni di canna vitrea policroma o di canne millefiori, canne di vetro a strati concentrici dal motivo a stella o a rosetta.

Incalmo
L’incalmo è una tecnica di lavorazione del vetro che consiste nel saldare assieme attraverso il calore diversi colori di vetro per creare un unico pezzo. Non tutti i colori possono essere uniti con questa tecnica, in quanto le caratteristiche di raffreddamento dei colori devono essere compatibili, altrimenti le tensioni potrebbero rompere l’oggetto.
Reticello
La tecnica della lavorazione del vetro a Reticello è una variante della filigrana ottenuta in questo caso dalla disposizione a intreccio doppio delle canne usate per la decorazione. In pratica si formano due file di canna sovrapposte ed incrociate e poi vengono fuse assieme. La particolarità di questa lavorazione è che nelle intersezioni delle canne si crea una piccola bolla d’aria donando all’opera un senso di leggerezza.
Zanfirico
Anche questa tecnica di lavorazione del vetro è una variante della filigrana ed è molto utilizzata per realizzare piatti e bicchieri. In questo caso fili di vetro opaco vengono “retorti” cioè intrecciati in varie forme fino a creare una spirale, successivamente racchiusa da uno strato esterno in cristallo.